SOLAI IN LATEROCEMENTO

MODALITÀ APPLICATIVE

  1. Rimuovere i pavimenti esistenti fino ad arrivare alla struttura portante, asportando tutte le parti inconsistenti o in fase di distacco, fino ad ottenere un supporto sano, compatto e meccanicamente resistente che non porti al distacco delle successive applicazioni. Scarifica della cappa in calcestruzzo per ottenere un buon grado di rugosità superficiale (> 4 mm), necessaria a garantire una corretta adesione della cappa collaborante al supporto, eventualmente coadiuvata da connettori metallici o fori radice opportunamente dimensionati e distribuiti sulla superficie.
  2. Nelle murature perimetrali realizzazione di fori, leggermente inclinati verso il basso, con diametro e passo opportunamente dimensionati, per l’alloggiamento di barre metalliche ad aderenza migliorata B 450C per la connessione fra murature e cappa collaborante, il tutto secondo elaborati strutturali. Pulizia dei fori, e ancoraggio delle barre perimetrali con resina per ancoraggi SYNTECH PROFIX o con boiacca ad elevate prestazioni GROUT CABLE.
  3. Saturazione del supporto con acqua e rimozione dell’acqua in eccesso in superficie.
  4. Miscelare con mescolatore ad asse verticale, ad alto numero di giri, munito di pale a movimento planetario e raschiatore (tipo IMER MIX 360 o similari) secondo la procedura di miscelazione indicata nella scheda tecnica del microcalcestruzzo.
  5. Getto mediante semplice colata di microcalcestruzzo HPFRC RINFOR GROUT COL, che unisce la reologia autolivellante ad eccezionali valori fisico-meccanici e che consentono rinforzo strutturale ed incremento di duttilità della struttura. Il microcalcestruzzo dovrà contenere elevatissimo contenuto di microfibre metalliche (> 130.000 fibre READYMESH MR-200 per ogni sacco da 25 kg di premiscelato), fibre sintetiche in poliolefine READYMESH PM-060 e speciali additivazioni cristallizzanti capaci di ridurre il ritiro libero ed incrementare, con processo di autocicatrizzazione, la durabilità della cappa collaborante. Spessore della cappa da 20 a 30 mm secondo elaborati strutturali. Il consumo di prodotto è di ca. 22,5 kg/m² per cm di spessore applicato.
  6. Sul microcalcestruzzo fresco, immediatamente dopo il getto, applicazione a spruzzo o rullo di antievaporante CURING AID. L’antievaporante forma uno strato protettivo che riduce drasticamente l’evaporazione dell’acqua d’impasto nelle prime fasi di indurimento del prodotto. In alternativa utilizzare teli in PE.

Stratigrafia applicativa

  1. CAPPA IN CALCESTRUZZO
  2. BARRA METALLICA
  3. GROUT CABLE
  4. RINFOR GROUT COL
  5. MASSETTO

SOLAI MISTI IN PUTRELLE E LATERIZIO

MODALITÀ APPLICATIVE

  1. Rimuovere i pavimenti esistenti e pulire tutte le superfici interessate dall’intervento, asportando tutte le parti inconsistenti o in fase di distacco, fino ad ottenere un supporto sano, compatto e meccanicamente resistente che non porti al distacco delle successive applicazioni.
  2. Carteggiare la porzione estradossale delle putrelle, in modo da pulire il metallo da parti ossidate e ottenere una superficie ruvida.
  3. Aspirare le superfici per eliminare polvere e frammenti derivanti dalle operazioni preparatorie.
  4. Nelle murature perimetrali realizzazione di fori, leggermente inclinati verso il basso, con diametro e passo opportunamente dimensionati, per l’alloggiamento di barre metalliche ad aderenza migliorata B 450C per la connessione fra murature e cappa collaborante, il tutto secondo elaborati strutturali. Pulizia dei fori, e ancoraggio delle barre perimetrali con resina per ancoraggi SYNTECH PROFIX o con boiacca ad elevate prestazioni GROUT CABLE.
  5. Realizzare lungo l’estradosso delle putrelle opportune connessioni metalliche per favorire il collegamento strutturale della cappa di RINFOR GROUT COL; ciò può essere realizzato con connettori tipo TECNARIA CTF 025. Il passo dei connettori sarà definito in base al dimensionamento del rinforzo.
  6. Primerizzazione e consolidamento estradossale delle campiture di laterizio, mediante impiego di primer acrilico in dispersione acquosa, arricchito con microsilici ad attività pozzolanica, BOND HG diluito 1:1 con acqua. Tale operazione deve essere effettuata 1 ora prima del getto.
  7. Miscelare con mescolatore ad asse verticale, ad alto numero di giri, munito di pale a movimento planetario e raschiatore (tipo IMER MIX 360 o similari) secondo la procedura di miscelazione indicata nella scheda tecnica del microcalcestruzzo.
  8. Getto mediante semplice colata di microcalcestruzzo HPFRC RINFOR GROUT COL, che unisce la reologia autolivellante ad eccezionali valori fisico-meccanici e che consentono rinforzo strutturale ed incremento di duttilità della struttura. Il microcalcestruzzo dovrà contenere elevatissimo contenuto di microfibre metalliche (> 130.000 fibre READYMESH MR-200 per ogni sacco da 25 kg di premiscelato), fibre sintetiche in poliolefine READYMESH PM-060 e speciali additivazioni cristallizzanti capaci di ridurre il ritiro libero ed incrementare, con processo di autocicatrizzazione, la durabilità della cappa collaborante. Spessore della cappa da 20 a 30 mm secondo elaborati strutturali. Il consumo di prodotto è di ca. 22,5 kg/m² per cm di spessore applicato.
  9. Sul microcalcestruzzo fresco, immediatamente dopo il getto, applicazione a spruzzo o rullo di antievaporante CURING AID. L’antievaporante forma uno strato protettivo che riduce drasticamente l’evaporazione dell’acqua d’impasto nelle prime fasi di indurimento del prodotto. In alternativa utilizzare teli in PE.

Stratigrafia applicativa

  1. CONNETTORE
  2. CAPPA IN CALCESTRUZZO
  3. BARRA METALLICA
  4. RINFOR GROUT COL
  5. GROUT CABLE
  6. MASSETTO

SOLAI IN LEGNO

MODALITÀ APPLICATIVE

  1. Rimuovere i pavimenti e tutti i materiali incoerenti mettendo a nudo l’assito in legno.
  2. Posizionare sul tavolato in legno un foglio di polietilene o un telo microporoso di adeguato spessore, i cui rotoli dovranno essere applicati in modo da realizzare un sormonto di 10 cm da sigillare mediante l’impiego di un nastro adesivo. Se necessario, si precederà ad assicurare i teli mediante chiodi o graffette, al fine di scongiurare il percolamento della malta al piano sottostante.
  3. Nelle murature perimetrali realizzazione di fori, leggermente inclinati verso il basso, con diametro e passo opportunamente dimensionati, per l’alloggiamento di barre metalliche ad aderenza migliorata B 450C per la connessione fra murature e cappa collaborante, il tutto secondo elaborati strutturali. Pulizia dei fori, e ancoraggio delle barre perimetrali con resina per ancoraggi SYNTECH FIX EP o con boiacca ad elevate prestazioni GROUT CABLE.
  4. Innestare a secco lungo le travi in legno i connettori metallici HELIX STEEL AISI 304 (Ø 10 mm). Questa connessione è assolutamente necessaria al fine di consentire il collegamento strutturale fra le travi esistenti in legno e il successivo getto integrativo di RINFOR GROUT COL. Piegare a 90° le barre nella loro parte emergente in modo da essere inglobate nel getto di malta fibrorinforzata RINFOR GROUT COL. Il passo, la profondità di infissione e la lunghezza del tratto di barra piegato e inglobato nel getto, dovranno essere definiti a seguito di opportuno dimensionamento.
  5. Miscelare con mescolatore ad asse verticale, ad alto numero di giri, munito di pale a movimento planetario e raschiatore (tipo IMER MIX 360 o similari) secondo la procedura di miscelazione indicata nella scheda tecnica del microcalcestruzzo.
  6. Getto mediante semplice colata di microcalcestruzzo HPFRC RINFOR GROUT COL, che unisce la reologia autolivellante ad eccezionali valori fisico-meccanici e che consentono rinforzo strutturale ed incremento di duttilità della struttura. Il microcalcestruzzo dovrà contenere elevatissimo contenuto di microfibre metalliche (> 130.000 fibre READYMESH MR-200 per ogni sacco da 25 kg di premiscelato), fibre sintetiche in poliolefine READYMESH PM-060 e speciali additivazioni cristallizzanti capaci di ridurre il ritiro libero ed incrementare, con processo di autocicatrizzazione, la durabilità della cappa collaborante. Spessore della cappa da 20 a 30 mm secondo elaborati strutturali. Il consumo di prodotto è di ca. 22,5 kg/m² per cm di spessore applicato.
  7. Sul microcalcestruzzo fresco, immediatamente dopo il getto, applicazione a spruzzo o rullo di antievaporante CURING AID. L’antievaporante forma uno strato protettivo che riduce drasticamente l’evaporazione dell’acqua d’impasto nelle prime fasi di indurimento del prodotto. In alternativa utilizzare teli in PE.

Stratigrafia applicativa

  1. HELIX STEEL AISI 304
  2. GROUT CABLE
  3. BARRA METALLICA
  4. TELO SEPARATORE
  5. RINFOR GROUT COL
  6. MASSETTO

COMPONENTI DEL SISTEMA

 

 

Syntech Fix EP


Syntech Fix EP è un adesivo bicomponente a base di resine epossidiche, con elevatissima capacità di adesione e di resistenza alle sollecitazioni conseguente a carichi elevati, e il rapido sviluppo delle resistenze meccaniche; idoneo per l’ancoraggio e il fissaggio strutturale di barre ed elementi metallici su superfici in calcestruzzo, materiali lapidei, laterizio, legno e materiali da costruzione in genere. Syntech Fix EP è anche utilizzabile come agente saldante fra materiali di natura diversa. Da estrudere con apposita pistola da 470 cc (vedi scheda tecnica: PISTOLE Estrusori Per Cartucce). Syntech Fix EP è certificato ETAG per carichi sismici C2.

Syntech Fix EP

Syntech Fix EP è un adesivo bicomponente a base di resine epossidiche, con elevatissima capacità di adesione e di resistenza alle sollecitazioni conseguente a carichi elevati, e il rapido sviluppo delle resistenze meccaniche; idoneo per l’ancoraggio e il fissaggio strutturale di barre ed elementi metallici su superfici in calcestruzzo, materiali lapidei, laterizio, legno e materiali da costruzione in genere. Syntech Fix EP è anche utilizzabile come agente saldante fra materiali di natura diversa. Da estrudere con apposita pistola da 470 cc (vedi scheda tecnica: PISTOLE Estrusori Per Cartucce). Syntech Fix EP è certificato ETAG per carichi sismici C2.

Scheda tecnica

Scheda di sicurezza

 

 

Grout Cable

IDEALE PER: consolidamento, ancoraggio e riparazione di strutture in calcestruzzo e muratura. Riempimento di guaine di contenimento cavi in strutture post-tese o tiranti d’ancoraggio
AGGREGATO: max 0,06 mm

Boiacca cementizia superfluida, iniettabile, ad elevatissima scorrevolezza e stabilità, moderatamente espansiva in fase plastica, per fissaggi, ancoraggi, consolidamenti murari, colmature, riempimenti di guaine di post-tensione ecc., a base di cementi ad alta resistenza, additivi specifici, filler reattivi superpozzolanici. Massima dimensione particellare 0,06 mm.

Grout Cable

Boiacca cementizia superfluida, iniettabile, ad elevatissima scorrevolezza e stabilità, moderatamente espansiva in fase plastica, per fissaggi, ancoraggi, consolidamenti murari, colmature, riempimenti di guaine di post-tensione ecc., a base di cementi ad alta resistenza, additivi specifici, filler reattivi superpozzolanici. Massima dimensione particellare 0,06 mm.

Scheda tecnica

Scheda di sicurezza

 

 

Helix Steel AISI 304


Barra elicoidale in acciaio inox aisi 304, trafilata a freddo, ad elevate prestazioni meccaniche, per la stilatura armata dei giunti e per le connessioni, anche passanti, su muratura, calcestruzzo armato, archi e volte. Idoneo per il consolidamento di strutture in zone sismiche; vantaggioso in combinazione con leganti idraulici (cemento e calce idraulica) e con leganti a matrice resinosa, facilita particolarmente il raggiungimento delle prestazioni fisico meccaniche in combinazione con la malta Unisan, con quelle della famiglia REPAR, GROUT e con le resine strutturali della famiglia SYNTECH. L’accessorio opzionale Connector Steel Aisi 304, fornito separatamente su richiesta, permette il collegamento fra barra elicoidale passante e barra elicoidale posizionata in profondità sul giunto scarnito.

Helix Steel AISI 304

Barra elicoidale in acciaio inox aisi 304, trafilata a freddo, ad elevate prestazioni meccaniche, per la stilatura armata dei giunti e per le connessioni, anche passanti, su muratura, calcestruzzo armato, archi e volte. Idoneo per il consolidamento di strutture in zone sismiche; vantaggioso in combinazione con leganti idraulici (cemento e calce idraulica) e con leganti a matrice resinosa, facilita particolarmente il raggiungimento delle prestazioni fisico meccaniche in combinazione con la malta Unisan, con quelle della famiglia REPAR, GROUT e con le resine strutturali della famiglia SYNTECH. L’accessorio opzionale Connector Steel Aisi 304, fornito separatamente su richiesta, permette il collegamento fra barra elicoidale passante e barra elicoidale posizionata in profondità sul giunto scarnito.

Scheda tecnica

 

 

Curing Aid


Coadiuvante di stagionatura, antievaporante, a base di speciali resine polimeriche in dispersione acquosa. Si applica a spruzzo, sulle superfici di calcestruzzo fresco. Riduce la repentina perdita dell'acqua di impasto per evaporazione, contribuendo al miglioramento delle caratteristiche generali del manufatto finito. A differenza dei trattamenti a base di cere od olii sintetici, Curing Aid non è una sostanza idro-oleo repellente. Curing Aid basa il suo principio di funzionamento sulla reticolazione di un copolimero particolarmente affine ai costituenti dei conglomerati a matrice cementizia. Il copolimero inibisce l’evaporazione dell’acqua e si fissa chimicamente con il supporto. Curing Aid, grazie a questo suo processo di polimerizzazione, non è una sostanza potenzialmente distaccante nei confronti dei successivi trattamenti vernicianti.

Curing Aid

Coadiuvante di stagionatura, antievaporante, a base di speciali resine polimeriche in dispersione acquosa. Si applica a spruzzo, sulle superfici di calcestruzzo fresco. Riduce la repentina perdita dell'acqua di impasto per evaporazione, contribuendo al miglioramento delle caratteristiche generali del manufatto finito. A differenza dei trattamenti a base di cere od olii sintetici, Curing Aid non è una sostanza idro-oleo repellente. Curing Aid basa il suo principio di funzionamento sulla reticolazione di un copolimero particolarmente affine ai costituenti dei conglomerati a matrice cementizia. Il copolimero inibisce l’evaporazione dell’acqua e si fissa chimicamente con il supporto. Curing Aid, grazie a questo suo processo di polimerizzazione, non è una sostanza potenzialmente distaccante nei confronti dei successivi trattamenti vernicianti.

Scheda tecnica

Scheda di sicurezza